Ingredienti:
1 Marmotta Burro Di Pura Panna 1/2 Bicchiere Aceto Di Vino Forte 100 Cl Vino Valtellina Poco Sedano 2 Carote Spezzettate Salvia 1 Cucchiaio Pepe 1 Pugno Timo SelvaticoPreparazione:
La marmotta, subito dopo la cattura, aperta e ben pulita all'interno, si appende in un locale fresco dove si lascia frollare sotto pelle per cinque o sei giorni. Poi, liberata della pelle e di tutto il grasso, si taglia a pezzi. In una pentola di pietra ollare (lavècc), si mette il burro di pura panna e la marmotta facendo rosolare il tutto, se necessario per la quantità della carne, a più riprese. Indi con mezzo bicchiere di aceto forte, un litro e più di buon vino Valtellina e un pò d'acqua si copre la carne e si fa bollire. Spento il fuoco, si aggiungono nell'infuso intanto ottenutosi due carote spezzettate, un pò di sedano, salvia e un cucchiaio di pepe. Inoltre vi si cala un pugno di timo selvatico, avvolto prima in un pezzo di tela o di cotone. Si lascia così la carne di marmotta in fusione per almeno ventiquattro ore, avendo cura di chiudere il lavècc con il suo coperchio. Infine si fa cuocere il tutto, lentamente, per due o tre ore, mescolando di tanto in tanto sino a cottura. Se il sugo si restringe, aggiungere un pò d'acqua calda. Perché la cottura sia giusta la carne non deve staccarsi dall'osso. Questo piatto, delicato e saporito, è attualmente alla portata dei soli bracconieri, essendo vietata la caccia alla marmotta.