Arriviamo al Lago di Scandarello provenendo da Amatrice (SR 577 e poi SS 4).
Lungo poco meno di 3 km, profondo oltre 30 m, il lago è stato creato dall'ENEL
di Ascoli Piceno fra il 1922 e il 1928 per utilizzare le grandi riserve
energetiche degli oltre 14 milioni di m3 d'acqua che contiene. Ben presto,
però, la vegetazione si è adeguata alla nuova situazione ambientale e oggi il
lago presenta un aspetto naturale.
Troviamo l'indicazione della discesa sul lago, una via sterrata molto stretta
che spesso non permette il passaggio di veicoli contemporeamente in entrambi i
sensi. L'acqua e' torbida.. tra il blu e il verdastro.. molto meno bella del
lago di Campotosto. Il lago e'
piuttosto piccolo e sarebbe possibile girarlo completamente a piedi se non fosse
per la diga su di un lato. Anche se dalle cartine non si evince, quasi al centro
del lago c'e' un isolotto dalla folta vegetazione verde.
Lo spazio sulla spiaggia argillosa e' vasto e molti sono dei piccoli "focolari"
fatti di pietra dove poter cuocere qualcosa.
La gente e' poca e, quindi, di spazio per bivaccare ce n'e' molto. L'argilla e
la melma intorno al lago ancora umida emana un odore non sempre gradevole e
anche se il lago non attira per un bagno ci sono persone che lo stanno facendo.
Facciamo parecchie foto ma sinceramente dopo aver visto il lago di Campotosto
non ci viene voglia di rimanere molto.
Questo posto sembra l'ideale per tornare con degli amici e fare una bella
braciata.
Arrivederci lago, arrivederci montagne meravigliose.